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PRO LOCO PONTEBBANA

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Pontebba segnava un tempo il confine tra la Repubblica veneta e l’Impero asburgico ma l’insediamento è molto più antico. Una lapide dissepolta nel 1789 parla infatti di un certo Onesimo, servo della gabella dell’Illirico (oggi diremmo agente di dazio) e conferma l’esistenza in loco di una struttura doganale probabilmente già nel II secolo d. C.

Nel 1342 il patriarca d’Aquileia Bertrando, con diploma datato da Cividale, istituisce la grande fiera dell’8 Settembre.
Verso la metà del XV secolo Pontebba passa sotto il diretto dominio della Repubblica Veneta. Nel 1626 il luogotenente della Patria del Friuli, Girolamo Cifrano, inaugura il Lazzaretto, chiave di volta del confine sanitario. La lapide che ricorda la costruzione è oggi murata nel cortile della scuola elementare. Nel 1866 il plebiscito sanziona il passaggio del territorio del Comune di Pontebba al Regno d’Italia e nel 1918, al termine della prima guerra mondiale, il confine di stato che divideva Pontebba da Pontafel lungo il ponte sul torrente Pontebbana viene spostato all’attuale linea di confine di Coccau. Si possono ammirare ancora oggi i cippi di confine posti ai margini del torrente Pontebbana, che un tempo divideva l’Italia dall’Austria. Di notevole rilievo le opere fatte dalla Repubblica di Venezia per la difesa dell’abitato dalle piene della Pontebbana (roste) nelle quali si notano scolpiti in più punti i Leoni di S. Marco.
Un leone scolpito è inserito nell’argine destro del torrente Pontebbana, nei pressi di Piazza Garibaldi; un secondo leone, datato 1826, è pure immurato nel muraglione dell’argine. Ancora un leone veneto del 1672, già murato in una delle roste, è inserito nella balaustre del palazzo comunale.

La Pieve di Santa Maria Maggiore, di piccole dimensioni fino dal XII secolo, fu ricostruita in stile gotico nel 1504.

All’interno si conserva uno splendido altare ligneo, il “Flügelaltar” (altare alato). Il nome deriva dal fatto che esso è costituito da un corpo centrale con due portelle mobili (ali).

Questo altare tardo-gotico, datato 1517, è il capolavoro della bottega di maestro Enrico da Villaco. Per la qualità degli intagli pare che sia proprio opera dello stesso maestro e che in seguito sia divenuto il prototipo, di qualità mai più eguagliata, di una serie di altari che la bottega di Villaco diffuse in diverse chiese austriache. L’altare è dedicato alla Vergine e presenta una spettacolare serie di episodi della vita della Madonna, dalla natività all’incoronazione ad opera della Trinità. Sia le sculture lignee che le pitture denotano l’influsso rinascimentale italiano: assumono infatti un aspetto meno cupo e più naturalistico, con una particolare attenzione alla figura umana ed alla natura.

Dal punto di vista esecutivo l’altare si distingue per una superba, raffinatissima tecnica di realizzazione sia nelle parti dipinte – a portelle chiuse – che in quelle scolpite, curate fin nei minimi particolari.

Nella stessa chiesa esiste un’ottima tela di Palma il Giovane (1615) raffigurante il martirio di San Sebastiano. Da notare inoltre un interessante Crocefisso ligneo del XVI secolo e le stazioni della Via Crucis, opera del pittore pontebbano Morocutti.

La Chiesa di San Giovanni Battista, edificata nel 1368 aveva esternamente in origine un grande pronao. Il campanile di proporzioni massicce ha il caratteristico tetto a cipolla. L’edificio ha elementi gotici nell’abside e conserva alcuni altari marmorei in stile barocco.

La Chiesetta del Calvario sorge al termine del percorso delle quattordici stazioni della Via Crucis che si snodano alle falde del Monte Brizzia. Della costruzione primitiva, probabilmente secentesca, resta la torre campanaria cuspidata a pianta quadrata.

Un’opera d’arte più recente (1923-24) è costituita dal monumentale Palazzo Comunale con la splendida sala consiliare dove è conservato un grande affresco del Morocutti raffigurante la distruzione di Pontebba nella guerra 1915-1918. Sul Piazzale del Municipio sorge il monumento al maestro Arturo Zardini, opera di Max Piccini, inaugurato nel 1969.

A fianco il Cinema – Teatro “Italia”, della stessa epoca.

Natura e ambiente

Di notevole interesse la particolarità geologica della zona: scisti e arenarie, calcari e conglomerati quarzosi del carbonifero superiore formano la struttura predominante. Celebri le classiche serie fossili ritrovate nella zona del Passo Pramollo. Particolarmente adatte alla ricerca di resti fossili la zona di Aip, il monte Auernig ed il monte Corona.

La fauna locale vede degnamente rappresentate tutte le specie di media ed alta montagna. Galli forcelli e galli cedroni, lepri bianche, pernici bianche, caprioli, e camosci hanno trovato negli incontaminati pascoli e in deliziosi ed a volte selvaggi angoli, un habitat perfetto.

Anche il maestoso cervo ha nuovamente fatto la sua comparsa, ponendo le premesse di una nuova presenza in tutta la zona.

I dintorni di Pontebba sono soprattutto celebri per la varietà della flora alpina. Rododendri, arniche, campanule, genziane, rosacee, sassifranche, gigliacee, felci, e altre centinaia di specie minori fanno degna corolla alla celeberrima “Wulfenia Carinthiaca” che vive e fiorisce solo in un meraviglioso angolo della zona del Passo Pramollo, nel Montenegro e sull’Himalaya. Da solo, questo azzurro stupendo esemplare della flora preglaciale attira numerosissimi appassionati e studiosi da tutto il mondo, particolarmente durante la fioritura che avviene dalla metà alla fine di Giugno.

Per gli appassionati della montagna la zona offre numerose possibilità di riposanti e salubri passeggiate, di interessanti ed affascinanti escursioni di media e alta montagna.

Alcuni luoghi raggiungibili senza impiego dell’automobile a Pontebba sono il Monte Brizzia (circa 3 ore di salita) e la Slenza Alta (circa 3 ore e 30 di salita). Mirabile è il panorama che si può godere da Malga Glazzât Alto (circa 1 ora e 30), dal Monte Schenone (circa 2 ore), o dal Monte Auernig (circa 1 ora e 15) partendo da passo Promollo. Interessante l’escursione alla Forcella della Pecora -  Forcella della Vacca e Forcella Alta di Ponte di Muro nel gruppo di Gleriis (2 ore-2 ore e 30). Per i più esperti e allenati sono possibili alcune escursioni nella zona di Pramollo - Auernig - For e nell’itinerario dell’Alta Via CAI Pontebba. Tempo di percorrenza: 10-12 ore.

Oltre alle possibilità di soggiorni nel capoluogo, deliziose e linde frazioni si prestano ad accogliere convenientemente i graditi ospiti. Pietratagliata, S. Leopoldo, caratteristico paesetto che ha conservato, nelle case e nei costumi, tradizioni carinziane, conosciuto e apprezzato per la quiete e la soleggiata posizione. Studena Bassa è transito ideale per le notevoli escursioni, attraversa la borgata di Carbonarie, alla sella di Lanza e la famosa valle di Aip. Studena Alta e Aupa sono un ideale soggiorno estivo ed invernale, a oltre 800 m. Possibilità di facili escursioni e, d’Inverno, di praticare lo sci di fondo nell’incantevole Val Gleriis.

Con la fase esecutiva del piano di sviluppo del Passo Pramollo, a metri 1530, saranno disponibili grandi opportunità di soggiorni estivi ed invernali, in un’incantevole e suggestivo scenario alpino.

Sport e cultura

Di notevole importanza il Palazzo del Ghiaccio coperto, comprensivo di: campo da calcetto, pallavolo, tennis, sauna e palestra body building. Utilizzabile nel periodo estivo ed invernale come sede di importanti manifestazioni di carattere sportivo, spettacoli su ghiaccio e ricreativi in genere: per il pattinaggio artistico e di velocità, per gli atleti delle squadre di Hockey, uniche a praticare questo sport in Regione, e per i corsi di pattinaggio. Gli amanti dello sci hanno a disposizione una pista di fondo e piste di discesa. La Palestra di roccia presso il Rio degli Uccelli e il Parco Giochi per bambini completano l’offerta sportivo-ricreativa.

Le stagioni teatrali, le rassegne cinematografiche, i concerti e i convegni culturali  trovano nel Cinema-Teatro “Italia” la sede ideale anche per iniziative comprensoriali.

Avvenimenti

L’antichissima Fiera annuale dell’8 Settembre è al centro delle festività e tradizioni popolari. Esposizioni di merci ed animali hanno richiamato fin dalla istituzione (1342) le popolazioni delle vicine valli e della Carinzia. Da oltre 30 anni la Pro Loco ha completato la sagra con le manifestazioni del Settembre Pontebbano con mostre, spettacoli folkloristici e musicali, dall’1 all’8 settembre. Grande rinomanza in tutta le regione e nella vicina Austria ha assunto la Festa dell’amicizia Friuli-Carinzia che si svolge la prima domenica di agosto al Passo Pramollo, dove, da più di mezzo secolo ormai, tradizioni e costumi di due popoli si incontrano in una atmosfera di sincera e palpitante amicizia. Da ricordare inoltre le semplici manifestazioni popolari del folklore che affondano le radici nella più genuina tradizione locale come gli “spitz parkli” – di evidente derivazione austriaca, che nella ricorrenza di S. Nicolò si aggirano con catene e campanacci per le vie e i suggestivi vicoli di Pontebba – e la tradizionale “Festa della Tàe” che viene organizzata a fine Carnevale a Pontafel e a S. Leopoldo, cui fa seguito la sfilata di carri e gruppi allegorici.

Altre tradizioni ancora resistono e ci tramandano usi e costumi del posto, così come fa il Gruppo Corale Folkloristico Arturo Zardini, custode del prezioso patrimonio musicale lasciato in eredità dal maestro, autore e compositore di musica popolare e di numerose villotte friulane tra le quali la famosa e suggestiva Stelutis Alpinis.

Ambiente: montano
Superficie: 97,61 kmq
Quota : 568 metri s.l.m.

Pro Loco Pontebbana
Via Mazzini, 32, Pontebba (UD)
Tel. 0428 90693

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