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PRO LOCO VAL RESIA

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In Val Resia bisogna andarci proprio di proposito. La si può raggiungere dalla statale Pontebbana, corridoio d’Europa, entrando all’altezza di Resiutta, famosa per i fragranti grissini e per le rosticcerie che offrono, tra le altre cose, l’arcinoto pollo allo spiedo. Resiutta fin dal passato è stata punto di sosta e di ristoro per viandanti e commercianti, guerrieri, principi e imperatori. Molte personalità del passato si sono ristorate e riposate nelle locande di questa antica cittadina.

Ma addentriamoci in Val Resia – ta Rozajanska Dulïna, com’è chiamata nel locale dialetto – lasciando alle spalle Resiutta e i suoi profumi, costeggiando il torrente Resia che nasce dal massiccio del Canin e, qui, confluisce nel fiume Fella.

All’inizio l’impressione è di ritrovarsi in una valle stretta, caratterizzata dai ripidi pendii delle montagne che scendono fino al greto del torrente. Superati, però, i primi chilometri ecco che la valle si apre e appare in tutta la sua maestosità il monte Canin (2587 m). Sul versante settentrionale del Canin si trova il centro sciistico di Sella Nevea e su quello orientale quello di Bovec (siamo già in Slovenia).

Boschi, paesi, ruscelli, prati si susseguono lungo tutto il fondovalle per circa una ventina di chilometri.

Un primo punto di arrivo per il visitatore è il capoluogo Prato/Ravanca (si pronuncia Ravanza), dove ha sede il municipio, l’ufficio postale, la banca, l’ambulatorio medico e la farmacia. Dal 2001 è aperta anche la sede e il Centro visite del Parco Regionale Naturale delle Prealpi Giulie, istituito con legge regionale nel 1996. Qui, da giugno a settembre, opera lo IAT, gestito dalla Pro Loco, dal Comune, dal Parco e dall’AIAT del Tarvisiano, che fornisce informazioni ed assistenza turistica.

Interessante è la visita alla Pieve di S. Maria Assunta che è stata riaperta al culto nel 1997 dopo importanti lavori di recupero e restauro, in seguito ai danni causati dal terremoto del 1976. Al suo interno conserva una Madonna lignea del XVI secolo opera di Giovanni Martini. Interessante il fonte battesimale e, vicino a questo, un quadretto con un Padre Nostro in dialetto resiano, così come veniva scritto nel 1700. La festa principale della valle, la “S˘marna Mis˘a” è dedicata proprio a S. Maria Assunta e si svolge, con grande partecipazione dei resiani, il 15 di Agosto.

Nelle immediate vicinanze della pieve si trovano le 14 cappellette della Via Crucis e la chiesetta del Calvario, risalenti al XIX secolo.  Al suo interno su lastre di marmo sono riportati i nomi dei caduti resiani nelle due guerre mondiali.

Da qui si gode uno stupendo panorama verso il Monte Musi (1800 m), sulla cui cima si nota

benissimo il profilo della Bella Addormentata, e verso il Canin a oriente.

Un altro punto che suggeriamo al visitatore è la cascata del torrente Barman, ai piedi del monte Musi, che si raggiunge a piedi (cir­ca dieci minuti) dal piazzale oltre l’abitato di Lischiazze sulla strada che porta a Sella Carnizza.

Anche Sella Carnizza (1086 m) merita una visita per la presenza degli stavoli di cui molti recuperati sapientemente nel rispetto della tipica architettura. Nelle vicinanze si trova la chiesetta dedicata a Sant’Anna. Nel periodo estivo, nei fine settimana, è aperto uno stavolo con cucina tipica.

Visto che siamo a Sella Carnizza possiamo proseguire il nostro percorso fino a Uccea/Ucja e da qui scendere a Tarcento oppure oltrepassare il confine con la Slovenia. Siamo nella valle di Uccea, gran parte di questo territorio è inserito nell’area del Parco Regionale delle Prealpi Giulie. Qui dominano i boschi di faggio che nel periodo autunnale offrono uno spettacolo naturale favoloso.

A Uccea non dovete mancare per la festa di S. Antonio, in Giugno, perché è la giornata più vivace dell’anno e richiama molti visitatori. Specialità culinaria della festa: lumache.

Proseguiamo la visita nuovamente in Val Resia e qui vi suggeriamo di visitare Stolvizza/Solbica (si pronuncia Solbiza) e, nella bella stagione, Coritis/Korïto, perché conservano ancora le tipiche case resiane risparmiate dai terremoti del 1976.

Viuzze, antichi portali, alti muraglioni di contenimento caratterizzano Stolvizza, paese tradizionalmente noto per il mestiere dell’arrotino. Qui si trovano il monumento e la mostra dedicata a questo mestiere ed ha luogo la festa, il secondo fine settimana di Agosto, con l’esibizione degli artigiani che con i loro antichi attrezzi affilano con maestria forbici, coltelli ed altri oggetti da taglio.

Coritis è una piccola borgata al piedi del maestoso Canin. Da qui si prosegue e si raggiunge Malga Coot, aperta da Giugno e Settembre, dove il profumo delle erbe di montagna si mescola a quello del formaggio e a quello della cucina che offre ottimi e genuini piatti.

Per chi ama il relax ottime sono le aree attrezzate di Zamlin e della località Centrale. Il lento scorrere delle acque del torrente Resia, il fruscio del vento tra le fronde degli alberi e il silenzio invitano al riposo e all’ammirazione delle bellezze del creato.

Chi vuole avvicinarsi alla danza resiana non deve lasciar perdere l’appuntamento del Carnevale/Püst che si svolge a S.Giorgio/Bila negli ultimi giorni di Carnevale fino al Mercoledì delle Ceneri.

La comunità dei resiani è portatrice di una ricca cultura popolare che si esprime nel resiano – un dialetto sloveno che conserva ancora interessanti arcaismi – negli usi e costumi, nella danza e nella musica. Questo patrimonio tramandato da padre in figlio è motivo di orgoglio dei resiani che con tenacia cercano ancora oggi di conservare e trasmettere alle generazioni future. In questo sono molto attivi circoli, gruppi e comitati che, nei vari settori, propongono molte iniziative e progetti.

Da visitare la Raccolta museale in località Poje di S. Giorgio (tel. 0433 53428) e la Mostra dell’Arrotino di Stolvizza (tel. 0433 53167).

Sempre a Stolvizza, è operativa la sede dell’Unione dei circoli culturali sloveni che, tra le altre cose, promuove contatti culturali con associazioni e circoli della vicina Slovenia così come promuove lo scambio culturale con le associazione friulane (Tel. e fax 0433 53428).

Natura e ambiente

Nella sua estensione geografica il Parco delle Prealpi Giulie occupa principalmente il settore settentrionale dell’arco prealpino orientale ed una piccola parte delle Alpi Giulie italiane sud orientali. Il territorio del Parco, che interessa sei comuni della provincia di Udine (Chiusaforte, Lusevera, Moggio Udinese, Resia, Resiutta e Venzone), ha un’estensione di circa 10.000 ettari caratterizzati prevalentemente da boschi di faggio, da pascoli e praterie d’alta quota. Queste aree naturali, per il particolare regime climatico cui sono soggette e la varietà di ambienti che ospitano, presentano una grande varietà faunistica e botanica; tra le specie presenti si possono annoverare molti endemismi, soprattutto per quanto riguarda la flora. I diversi elementi morfologici del territorio, combinandosi con il clima, l’idrografia e la vegetazione, danno luogo a situazioni paesaggistiche alquanto differenziate.

La sede del Parco, che ospita il centro visite e la foresteria, si trova a Prato di Resia. Il visitatore è accompagnato alla scoperta del comprensorio attraverso un percorso che si snoda tra sale tematiche, il laboratorio multimediale e quello didattico.L’apposito shop mette a disposizione dei visitatori pubblicazioni specifiche e simpatici gadgets.

Ai piedi della Mala Baba, del gruppo del Monte Canin, a 1100 metri di altezza si trova Malga Coot, di proprietà comunale e ristrutturata con sovvenzioni dell’Unione Europea. Il recupero della malga, oltre al rinnovamento della struttura, ha avuto come obiettivo la conservazione dell’antichissima tradizione locale della monticazione e della produzione di pregiati prodotti dell’alpeggio. I suoi pascoli sono particolarmente estesi e raggiungono i 1800 m di quota.

La malga è gestita dal Parco ed è aperta da giugno a settembre, garantendo anche l’accoglienza agrituristica: è infatti in grado di servire una quarantina di coperti e dispone di 6 posti letto.

Malga Coot è una meta ambita per gli amanti della montagna e dell’escursionismo; ma anche i vacanzieri domenicali vi possono trovare la pace e le bellezze della natura e le schiette semplicità della cucina della vallata e del Friuli.

Ambiente: montano
Superficie: 120 kmq
Quota : 492 metri s.l.m.

Pro Loco Val Resia
Via Roma,21
33010 Resia
Tel.: (+39) 043353353

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